Le parole magiche dalla Val di Fassa
24 Ago 2020
Immergersi nelle pagine di Misteri, avventure e magiche creature – La valle di Fassa tra fantasia e realtà, scritte da Alberta Rossi (edito da Curcu Genovese, 2019, versione italiana e ladina), scrittrice originaria della Val di Fassa e attiva anche nell’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn” (Vigo di Fassa), vuol dire fissarsi con il naso all’insù e con la bocca aperta in un mondo di fiabe e leggende popolate da streghe, stregoni, draghi, animali del bosco e creature magiche come le vivènes, i salvans e le bregostènes. Mica solo un libro per ragazzi. Anzi! Dietro a creature magiche, miti e fantasia, c’è una cultura millenaria tramandata oralmente, che appartiene al popolo ladino della Val di Fassa, in Trentino. E che vale la pena di conoscere, anche solo per cultura personale.
L’autrice, con una scrittura leggera e veloce, offre la possibilità a tutti, grandi e piccoli, di affacciarsi con delicatezza ad un profondo e più complesso discorso linguistico dal quale emergono forti legami tra la cultura del popolo ladino, la storia dei luoghi e le radici etimologiche di nomi e soprannomi.
E proprio per questo può rivelarsi una piacevole e curiosa lettura per l’estate.
A questo link potete leggere per intero il mio contributo per Treccani.it sul romanzo di Alberta Rossi
Nell’edizione italiana in alcune parti il dialogo è volutamente nella lingua madre, a fianco dell’italiano: da leggersi come un esercizio di semantica e linguistica.
Altra curiosità: le pagine contengono le mappe dei paesi create dalla matita della disegnatrice Elena Corradini. E per saperne di più sulla cultura ladina, i box di approfondimento prendono spunto dalla fiaba per integrare altre curiosità che spaziano dalla storia al folclore, dai testi di canzoni popolari alla descrizione delle figure mitologiche fino alle ricette culinarie.