Specchiarsi in Trentino
23 Giu 2020
Storia e opportunità dei laghi di montagna
Per le regioni alpine l’acqua non è una rarità. E nemmeno in Trentino, dove laghi, torrenti e sorgenti entrano di diritto nella cornice del panorama.
Ce ne siamo accorti? Forse siamo talmente presi dalla nostra quotidianità che non sentiamo nemmeno il rumore dell’acqua che scorre e rimbalza tra sassi e rocce. Eppure, di fronte all’elemento liquido, sarebbe meglio sospendere la nostra corsa contro il tempo, e utilizzare l’acqua come uno specchio. E non certo per perpetrare il mito di Narciso, innamorato perdutamente del suo riflesso nella polla d’acqua.
L’acqua genera vita!
La comunità trentina lo sa bene: c’è una varietà infinita di specchi d’acqua sul territorio, ricchi di riflessi, sfumature e colori. Da quelli di fondovalle ai laghi di mezza montagna, fino ai laghetti alpini, incastonati tra le vette.
Come vi avevamo anticipato al termine di CUSTODI DI MONTAGNA dedicata alle vette alpine, in questa calda estate facciamo un tuffo nei laghi con la nuova trasmissione alla radio dal titolo SPECCHIARSI IN TRENTINO – Storia e opportunità dei laghi di montagna.
Una guida insolita del territorio, che parte dai nostri laghi. Non potendoli descrivere tutti, vi raccontiamo le cose più interessanti che abbiamo scoperto nelle nostre ricerche. Tanti gli ospiti che saranno con me ogni settimana fino alla fine di settembre.
Qualche esempio?
Il geologo Giovanni Galatà ci racconterà come si sono formati i laghi in Trentino e il prof. Dino Zardi che insegna Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento spiegherà implicazioni ed effetti di questo pazzo cambiamento climatico in atto.
Lo sapevate poi che al lago di Caldonazzo, fino a qualche tempo fa erano molte le famiglie che basavano parte della loro economia sulla pesca? Un commercio che portava fino al mercato ittico di Venezia. Ce ne parlerà la naturalista Nirvana Martinelli insieme a Maurizio Fernetti Accompagnatore di media montagna per la Provincia di Trento. Sentiremo anche Massimo Paltrinieri, direttore del Centro Universitario Sportivo che al Lago di Caldonazzo in località Valcanover ha insediato il proprio centro nautico.
Al Lago di Garda sarà nostra guida la naturalista Chiara Parisi ed esperti dal mondo della ricerca sensibilizzeranno per la delicatezza di questo ecosistema e cosa si sta facendo per mantenerlo in equilibrio. Marina Amadori, ricercatrice all’Università di Trento ci spiegherà come funziona il Corìf, la corrente di superficie generata dal soffio dell’Ora del Garda, tanto amata dai velisti, e quant’è importante la sua funzione per una serie di sviluppi. Comunque state tranquilli per il vostro bagno al Lago di Garda, perché è tra i più puliti in assoluto? Il dottor Nico Salmaso responsabile dell’Unità Idrobiologia del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach spiegherà, tra molte altre cose, che questo encomiabile risultato è stato ottenuto nel corso degli ultimi vent’anni nell’ottica di una visione a lungo termine.
Non è l’impatto del turismo sull’ambiente. A fronte di un’enorme importanza per l’economia del territorio, la circolazione e la contaminazione può mettere a repentaglio la sopravvivenza di specie autoctone, come il Carpione del Garda, già a rischio estinzione, e causare l’invasione di specie aliene. Anche involontariamente, come nel caso dei velisti da diporto e delle regate internazionali per il trasporto d’imbarcazioni da un posto all’altro e della non adeguata sanificazione delle derive, degli scafi e delle acque di sentina. Parleremo di questo con la dott.ssa Francesca Ciutti, dell’ Unità di Acquacoltura e idrobiologia della Fondazione Edmund Mach.
La capacità specchiante della superficie lacustre è qualcosa di eccitante. E non solo per la splendida natura che in essa si riflette – come abbiamo più volte sottolineato. Da sempre sono stati molti gli artisti che ne sono rimasti affascinati e impegnati nel tempo fissarne i molteplici aspetti, le forme e i colori. Ne parleremo adeguatamente nella puntata conclusiva con Pietro Marsilli che è docente, storico e critico d’arte, autore di pubblicazioni e profondo conoscitore dell’arte della nostra terra.
Questo è un piccolo assaggio di quello che sarà SPECCHIARSI IN TRENTINO… Il resto scopritelo da voi …
Stay tuned!
Rai Radio 1 ogni mercoledì alle ore 13.40 a partire dal 1° luglio 2020.
SPECCHIARSI IN TRENTINO – Storia e opportunità dei laghi di montagna, è a cura della Struttura Programmi della sede Rai di Trento, per la regia di Stefano Uccia, conduzione e collaborazione di Silvia Gadotti.
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