Equilibri e squilibri
22 Lug 2020
I quasi 300 laghi presenti sul territorio della provincia di Trento sono davvero un importante patrimonio naturalistico ed ecologico. Forse non ce ne rendiamo davvero conto, ma ciascuno di essi ha caratteristiche morfologiche e geografiche uniche, per esempio legate alla dimensione, alla quota, all’origine. Ne derivano differenti temperature dell’acqua, e una variabilità di ricchezza di nutrienti e gas disciolti che ne influenzano profondamente la flora e la fauna.
Ogni lago è un organismo vivente, un ecosistema unico e complesso, talvolta particolarmente vulnerabile, e necessariamente da tutelare. Anche a fronte della sua forte valenza turistica e ricreativa. Da qui la grande responsabilità di tutelare la loro biodiversità anche per poter mantenere, se non addirittura incrementare, i benefici che da essi ne derivano (dall’inglese “ecosystem services“).
Lo sapevate ad esempio che nel Lago di Garda sono in via di estinzione alcune importanti specie animali e vegetali autoctone? Un esempio su tutti il Carpione del Garda, un pesce che si trova anche nella parte trentina. Una prelibatezza che è finita troppo spesso sulle nostre tavole e sotto i nostri denti.
E sempre sul Lago di Garda specie aliene stanno contaminando le acque a causa di un’intensa attività sportivo-ricreativa, che può rivelarsi una vera e propria minaccia per la salute del lago. Sono intenzionalmente o accidentalmente immesse dall’uomo al di fuori dei loro areali naturali: specie, non autoctone, che grazie alle attuali dinamiche globali, si muovono liberamente oltre i confini nazionali, alterando le componenti ecologiche dei sistemi, in questo caso, lacustri. E non parliamo solo di testuggini o pesci. Ci sono anche bivalvi e gamberi che, una volta accomodatisi nella loro nuova “casa” diventano invasivi e determinano la scomparsa di numerose specie autoctone.
Specchiarsi in Trentino è arrivato al primo giro di boa, ma proseguiremo nel tenervi compagnia, ancora fino alla fine di settembre. Nella puntata di mercoledì 29 luglio, l’ultima del mese, saremo insieme alla naturalista Chiara Parisi e a due rappresentanti del mondo della ricerca: il dottor Nico Salmaso, responsabile dell’Unità Idrobiologia del Centro Ricerca e Innovazione FEM (Fondazione Edmund Mach) e la dott.ssa Francesca Ciutti dell’Unità Acquacoltura e Idrobiologia, sempre per la FEM.
Per seguirci fate così…
SPECCHIARSI IN TRENTINO – Storia e opportunità dei laghi di montagna, è a cura della Struttura Programmi della sede Rai di Trento, per la regia di Stefano Uccia, conduzione e collaborazione di Silvia Gadotti.
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